Inter, fiducia Sneijder: "Inzaghi? Fa male, ma date del tempo a Chivu"

La vittoria del Pallone d’Oro non è mai stata l’unico metro per misurare la grandezza di un calciatore. Molti hanno scritto il proprio nome nella storia senza mai salire sul podio del premio individuale più celebre al mondo, pur meritandolo secondo il parere generale. Tra questi, spicca il nome di Wesley Sneijder.
Nel 2010, l’olandese è stato la mente dietro all’Inter del Triplete, ha guidato la sua nazionale fino alla finale della Coppa del Mondo e ha vissuto una stagione eccezionale. Nonostante ciò, non vinse il Pallone d’Oro, che andò invece all’argentino Lionel Messi.
In questa intervista esclusiva a winwin, l'ex interista parla un po' di tutto
Wesley, cosa fai adesso dopo aver lasciato il calcio giocato? Hai intenzione di lavorare come allenatore o dirigente?
Mi sto godendo la vita dopo il calcio: passo più tempo con la mia famiglia, mi occupo di progetti personali e gioco partite con le leggende in molti Paesi.
L’idea dell’allenamento o della direzione tecnica mi è già passata per la mente. Ho svolto qualche attività di mentoring nella federazione olandese, ma non ho fretta. Se arrivasse l’occasione giusta, con un significato importante, la valuterei certamente.
Cosa pensi del nuovo formato della Coppa del Mondo per Club?
Lo trovo uno sviluppo interessante. Più squadre significano maggiore visibilità per club al di fuori dell’Europa, e questo è importante. Il calcio è globale, i tifosi meritano di vedere più diversità ai massimi livelli. Ho visto alcune partite a Miami ed erano fantastiche.
L’Inter ha deluso nel torneo e i tifosi non sono soddisfatti. Sei preoccupato dopo l’addio di Inzaghi?
L’Inter sarà sempre nel mio cuore. Certo che sono preoccupato quando la squadra soffre. Inzaghi ha costruito qualcosa di forte, quindi ogni transizione richiede tempo. Ma l’Inter è un club con un grande cuore, si riprenderà.
Cosa pensi della partenza di Inzaghi verso l’Al Hilal?
È sempre emozionante quando un allenatore lascia, specialmente dopo aver avuto successo. Capisco la frustrazione dei tifosi, ma il calcio è anche un business. Inzaghi ha visto una nuova sfida, dobbiamo rispettarlo, anche se fa male. Auguro il meglio al mio amico Cristian Chivu all’Inter.
La Gazzetta dello Sport